“Boogie Woogie” è un brano iconico, che ha dato il nome ad un intero genere musicale: esso vede la luce nel 1928, scritto ed interpretato da Clarence ‘Pinetop’ Smith e dal suo complesso: la canzone prendeva originariamente il nome di Pinetop’s Boogie Woogie. Purtroppo la carriera del giovane pianista dell’Alabama terminò soltanto nel 1929, anno in cui perse la vita assassinato da un proiettile vagante durante un regolamento di conti a Chicago. Non è mai stato ben chiaro se il musicista fosse il vero destinatario della pallottola.
Ad ogni modo, il pezzo è sopravvissuto al suo autore ed è divenuto – secondo Leonard Feather, autore dell’Enciclopedia del Jazz – la pietra angolare della prolifica e fortunata rock music, destinata a diffondersi nei decenni successivi in una miriade di galassie e sottogeneri molto differenti. Una traccia ballabile divenuta popolare sin dall’anno successivo la sua pubblicazione: il testo, nella sua versione cantata iniziale, fornisce delle istruzioni ai ballerini che devono eseguirla.
Nel 1938, l’eredità lasciata da Pinetop Smith venne infatti raccolta da Tommy Dorsey, che la incise il 16 settembre di quell’anno.