Un brano storico, eseguito da due dei migliori talenti mai sfornati dalla musica americana. Billie Holiday – oggi ricordata come una delle più influenti cantanti del periodo – era una ragazza di colore proveniente dalla Baltimora degli anni ’20: povera, depressa ed emaciata la quindicenne Billie esordì come ballerina nei locali di Harlem. Ben presto passò al al canto, nel quale trovava maggiore gratificazione ed apprezzamento.
Tra la spaventosa povertà ed il razzismo di quegli anni, la talentuosa Billie divenne ben presto una creatura musicale del celeberrimo John Hammond, che all’epoca rastrellava i locali di Harlem alla ricerca di nuovi talenti.
Lester Young – invece – proveniva da una famiglia di musicisti di New Orleans: sin dalla più tenera età aveva seguito il padre – per il quale suonava come batterista – che vagabondava con la sua orchestra per tutto il Midwest. Giovane ma pieno di talento, Lester fece gavetta con alcuni dei mostri sacri dell’era swing. Passò nel ’34 alle dipendenze del grande Count Basie, dopo aver fatto parte della band di Fletcher Henderson. Fu nell’orchestra del Conte che i due si incontrarono, proprio in quegli anni.
Ben presto Lester e Billie divennero legatissimi e si svilupparono diverse voci su una presunta relazione sentimentale, mai ammessa dai due. Entrambi molto sensibili ed emotivi, soffrirono notevolmente il fenomeno del razzismo, che contribuì a far si che i due sviluppassero una dipendenza rispettivamente da alcool e droghe. Tali eccessi contribuirono anche a compromettere, talvolta il sincero rapporto tra i due. Quella del razzismo, poi, era una triste realtà che coinvolgeva i cantanti – neri – praticamente ogni sera che avevano un spettacolo o dovevano mangiare un boccone: ai musicisti spesso non era consentito neanche di mangiare all’interno del locale stesso.
Uniti dall’amore per la musica, i due si attribuirono rispettivamente i nomignoli di Prez e Lady Day, che divennero presto dei veri e propri nomi d’arte: “Quando si è trattato di dare un nome (a Lester Young) ho sempre pensato che fosse il migliore. Il più grande uomo di allora era Franklin D. Roosevelt ed era il presidente. Così ho cominciato a chiamare Lester il presidente. È stato abbreviato in «Prez», ma significa ancora ciò che significava: l’uomo di punta in questo paese”.
Back In Your Own Backyard risale al gennaio del 1938 ed è un brano dal testo delicato e poetico: la traccia fu incisa con la seguente line up: Billie Holiday alla voce, Buck Clayton alla tromba, Lester Young al sassofono tenore, Teddy Wilson al pianoforte, Freddie Green alla chitarra, Walter Page al basso Jo Jones alla batteria. Composero il brano Al Jolson, Billy Rose e Dave Dreyer: i primi due si occuparono anche del testo. Back In Your Own Backyard permette all’ascoltatore di apprezzare lo stile puramente jazz di Billie Holiday, la cui voce era perennemente predisposta a vocalismi fluttuanti ed improvvisati.
The bird with feathers of blue, is waiting for you,
Back in your own back yard,
You’ll see your castle in Spain, through your window pane,
Back in your own back yard
Oh you can go to the East go to the West,
But someday you’ll come weary at heart back where you started from,
You’ll find your happiness lies, right under your eyes,
Back In Your Own Backyard
The bird with feathers of blue, is waiting for you,
Back in your own back yard,
You’ll see your castle in Spain, through your window pane,
Back in your own back yard
Oh you can go to the East go to the West,
But someday you’ll come weary at heart back where you started from,
You’ll find your happiness lies, right under your eyes,
Back In Your Own Backyard
L’uccello con piume di blu ti aspetta
Di nuovo nel tuo giardino,
Vedrai il tuo castello in Spagna, attraverso il tuo vetro
Di nuovo nel tuo giardino
Oh si può andare in Oriente andare in Occidente
Ma un giorno ti stancherai nel tuo cuore quando hai iniziato
Troverai la tua felicità sotto i tuoi occhi
Tornata nel tuo cortile
L’uccello con le piume di blu ti aspetta
Di nuovo nel tuo giardino
Vedrai il tuo castello in Spagna, attraverso il tuo vetro
Di nuovo nel tuo giardino
Oh si può andare in Oriente andare in Occidente
Ma un giorno ti stancherai nel tuo cuore quando hai iniziato
Troverai la felicità sotto i tuoi occhi
Tornata nel tuo cortile
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